MASTELLONI: «A TRIESTE I VIGILI FACCIANO PIÙ MULTE»

Si pubblica un recente articolo di stampa interessante sia per l'autorevole richiamo al controllo della sosta in doppia fila, sia perchè consente di apprezzare il tradizionale elevato numero di agenti in servizio esterno di viabilità del nostro Corpo (in media 90 per turno e 180 al giorno oltre ai servizi serali e notturni).



L’invito formale del procuratore capo alla Polizia locale: «Troppe auto in seconda fila e sulle aree di carico e scarico merci»


Troppi automobilisti indisciplinati, troppi che senza curarsi dei disagi provocati ad altri lasciano la propria vettura in seconda fila anche solo per bere un caffè al bar oppure la piazzano nelle aree riservate al carico e scarico delle merci. È il procuratore capo Carlo Mastelloni a sollevare il problema, con una comunicazione formale alla Polizia locale. 

«Ho voluto dare l’input ai vigili urbani, verificato come siano per certi versi equiparati alla polizia stradale, di fare contravvenzioni», così, ieri mattina, Mastelloni. «Le violazioni ai divieti di sosta rappresentano un elemento di degrado, così ho voluto dare un’indicazione al fine di rinforzare l’azione. I vigili urbani - aggiunge il capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste - mi hanno risposto che lo fanno da sempre e mi hanno inviato i dati relativi ai loro interventi. Il fenomeno c’è, lo si vede: la gente se ne approfitta lasciando la macchina in seconda fila oppure in zona carico-scarico merci». Comportamenti da automobilisti indisciplinati su cui Mastelloni chiede alla Polizia locale di tenere gli occhi ancora più aperti di quanto già non accada. Ma non ci sono solo le soste vietate nell’elenco di infrazioni che Mastelloni censura e su cui, di fatto, chiede si intervenga multando: «Anche le biciclette sui marciapiedi che sfrecciano a una certa velocità, specie di mattina... Non si può». Il Codice della strada inserisce le biciclette, definite come velocipedi, fra i veicoli, e dunque obbliga il ciclista al pieno rispetto delle norme che regolano la circolazione stradale. Il testo dispone inoltre che «i ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza».

Di recente, i “numeri” dei vigili urbani sono stati oggetto di una commissione consiliare in Comune, nel corso della quale è stato spiegato come durante il giorno le pattuglie in turno siano 22, con 44 vigili dunque in campo. E come il Corpo, dato aggiornato al primo luglio scorso, sia composto da 283 unità in tutto (inclusa l’aliquota da sei assegnata da ormai oltre dieci anni, con apposita delibera comunale in ossequio alle disposizioni di legge, al nucleo di polizia giudiziaria della Procura stessa, composto anche da carabinieri, poliziotti e finanzieri). Nel 2004 i vigili urbani erano un’ottantina in più. Di conseguenza, era disponibile una batteria ben più ampia di personale da poter schierare anche in strada. A occuparsi sì dei rilievi degli incidenti e del traffico ma anche delle contravvenzioni. Rispetto alle parole di Mastelloni, ieri il comandante della Polizia locale Sergio Abbate ha fatto sapere tramite l’ufficio relazioni esterne di non avere niente da dichiarare.