In Puglia, si moltiplicano i casi di truffe ai danni degli anziani. Un fenomeno che da semplice cronaca, si sta trasformando in un vero allarme sociale che non conosce confini, e che ogni giorno colpisce le persone più fragili, sole, fiduciose.
Solo nei primi tre mesi del 2025, le denunce sono aumentate del 28% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Un dato allarmante, che racconta molto più di numeri: racconta storie di fiducia tradita, di solitudine, di paura.
Il copione è quasi sempre lo stesso: una telefonata. Un finto incidente. Un nipote nei guai. E poi l’inganno. I truffatori sanno come parlare, come rassicurare, come colpire con metodi sempre più sofisticati: si fingono carabinieri, avvocati, tecnici del gas.
In pochi minuti, si portano via denaro, gioielli, i ricordi di una vita, ma soprattutto la dignità.
Nel 2024, in Puglia sono stati segnalati 431 casi “diretti” di truffe e raggiri, ma gli esperti temono che il numero reale sia molto più alto. Per ogni truffa denunciata, ce ne sono almeno tre che restano nel silenzio, coperte dalla vergogna o dalla paura di subire rimproveri da figli e nipoti, o perché temono possibili ripercussioni negative contro la loro persona o i propri cari.
La provincia pugliese più colpita è Bari, ma il numero più alto di truffatori smascherati si registra a Brindisi. I carabinieri parlano di un “fenomeno strutturato”, alimentato da vere e proprie bande specializzate, che si spostano tra province, cambiando voce, volto, strategia.
La Uil Pensionati Puglia, con il patrocinio dell’Inps regionale Puglia, costantemente informa e sensibilizza la popolazione anziana sui rischi delle truffe e dei raggiri, promuovendo la cultura della prevenzione, raccogliendo anche i dati per monitorare la situazione.
La vera arma per fermare i truffatori, ed arginare il fenomeno, è l’informazione.
Conoscere per difendersi, ma soprattutto, parlarne e denunciare. Sempre.
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